Benvenuti a GIREviews, l’unica rubrica che classifica alla rinfusa i film violando palesemente le disposizioni della redazione con la scusa del “A Natale dobbiamo essere tutti più buoni”.
“Giovani ribelli – Kill your darlings” (2013) voto: 7,5
L’alba della Beat Generation con particolare attenzione alle circostanze dell’omicidio di David Kammerer. Ragazzi, ma che schifo d’uomo era tale Lucien Carr???
“28 giorni dopo” (2002) voto: 7
La frenetica regia di Danny Boyle per un horror che rinverdisce, e bene, i fasti del filone zombie.
“Il petroliere” (2007) voto: 8,5
Un monumentale Daniel Day Lewis si cala magistralmente nell’interpretazione di un personaggio scaltro, arcigno, maledetto dalla sua stessa brama di ricchezza e di potere. Paul Dano, dal canto suo, è ancora una volta impareggiabile come sacco delle botte.
“Prisoners” (2013) voto: 8+
Denis Villeneuve confeziona un thriller da non staccare gli occhi dallo schermo. Il regista canadese si conferma un fuoriclasse della prospettiva: non sei lo spettatore; sei ciascun personaggio che agisce in una determinata scena, ciò che vede e ciò che sente. Sei quella mente nel momento in cui le sue esperienze avvengono.
“The captive” (2014) voto: 7
La lotta di un padre distrutto dal senso di colpa (Ryan Reynolds) e di un’ispettrice di polizia (Rosario Dawson) e della sua task force contro una lobby di pedofili. Interessanti gli zoom su quest’ultima, il cui leader ha le sembianze viscide del bravo caratterista Kevin Durand.