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“22 Luglio” (2018) voto: 7,5
Il film di Paul Greengrass descrive nei primi 20 minuti l’attuazione degli attacchi terroristici del 2011 in Norvegia ad opera di Anders Breivik: prima l’esplosione del furgone al Regjeringskvartalet, poi la mattanza nell’isola di Utøya, che hanno causato la morte di ben 77 persone. Immagini molto dure, che lasciano poi spazio a 2 intense vicende successive: la dolorosa riabilitazione dalle ferite da sparo di un giovane sopravvissuto, devastato dallo stress post-traumatico; il dilemma morale dell’avvocato scelto dal terrorista e le ripercussioni sulla sua vita.
““Closer” (2004) voto: 7+
Dall’omonima pièce teatrale. Un quartetto stellare costituito da Clive Owen (qui davvero strepitoso), Julia Roberts, Jude Law e Natalie Portman alle prese con gli sconvolgimenti, le noie, le bugie, i sussulti derivanti dalle relazioni sentimentali, dagli inizi di queste fino alla loro fine, interruzioni comprese. I 4 attori si confrontano per tutto il film in diversi tete a tete, praticamente un girone all’italiana!
“Flight” (2012) voto: 6,5
Film di Robert Zemeckis imperniato sulla recitazione di un sempre convincente Denzel Washington. L’attore statunitense interpreta un pilota di aerei di linea dalla vita problematica e segnata dall’alcolismo, che dopo un disastro aereo sprofonda in un baratro senza fine, dal quale sembra impossibile trovare un personale riscatto.
“Florence” (2016) voto: 6,5
Garbata commedia degli imbarazzi, scorrevole e tutto sommato gradevole. 110 minuti di leggerezza, con Meryl Streep e Hugh Grant, che raccontano la vera storia dell’ereditiera ricca e stonata Florence Foster Jenkins.
“Official secrets – Segreto di stato” (2018) voto: 6+
La bravura di Keira Knightley è fuori discussione. Ma il film, che racconta fedelmente la vicenda della whistleblower britannica Katharine Gun e delle pressioni organizzate da Stati Uniti e Gran Bretagna per legittimare l’intervento in Iraq, rimane troppo ancorato alle vicende personali dell’attivista. Un’occasione sprecata.